DPCM 1 Marzo 2020
- Dettagli
- Scritto da Super User
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia i contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e in particolare l'articolo Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, ree te "Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materi di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", pubblicato nella Gazzet a Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, r cante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urg nti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", pubblica o nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; Vista l'ordinanza del Ministro della salute 25 gennaio 2020, recante "Misure profi attiche contro il nuovo Corona virus (20 19 - n Co V)", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 2 gennaio 2020; Vista l'ordinanza del Ministro della salute 30 germaio 2020, recante "Misure profi. attiche contro il nuovo Corona virus (20 19 - n Co V)", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del l o febbraio 2020; Vista l'ordinanza del Ministro della salute 21 febbraio 2020, recante "Ulteriori mis re profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19", pubblicata nella Gazzett Ufficiale n. 44 del 22 febbraio 2020; Viste le ordinanze adottate dal Ministro della salute d'intesa con il President della regione Lombardia e con il Presidente della Regione del Veneto, rispettivamente in data 21 ebbraio 2020 e in data 22 febbraio 2020; Viste, altresì, le ordinanze adottate dal Ministro della salute d'intesa con i Preside ti delle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto, in data 23 febbraio 2020, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; Vista, inoltre, l'ordinanza adottata dal Ministro della salute d'intesa con il Presiden e della regione Liguria, in data 24 febbraio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 fe braio 2020; Considerato che l'Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichi ato l'epidemia da COVID-19 un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è s ato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio anitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particol rmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; Ritenuto necessario disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e dell misure attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 disponendo, dalla data di effic eia del presente provvedimento la cessazione della vigenza delle misure adottate con i decreti el Presidente del Consiglio dei ministri sopra richiamati; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico l'interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a gar tire uniformità nell'attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed euro ea; Tenuto conto delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico scientifico di ui all'articolo 2 dell'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile in data 3 febbr io 2020, n. 630, nelle sedute del 28 febbraio 2020 e del l 0 marzo 2020; Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e delle finanze, nonché i Ministri dell'istruzione, della giustizia, delle infrastruttur e dei trasporti, dell'università e della ricerca, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei be i e delle attività cultura1i e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica ammini trazione e per le politiche giovanili e lo sport, per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentiti Presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte, Lig ria, Marche e il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle regioni;
Decreta:
Art. l (Misure urgenti di contenimento del contagio nei comuni di cui al/'al/eg to l)
l. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-COV2 2019/2020, nei comuni indicati nell'allegato l, sono adottate le seguenti misure di contenimento: a) divieto di allontanamento dai comuni di cui all'allegato 1 da parte di tut i gli individui comunque ivi presenti; b) divieto di accesso nei comuni di cui all'allegato 1; c) sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sporti o e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; 2 d) chiusura dei servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del dee eto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle istituzi ni di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Art stica Musicale e Coreutica, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; e) sospensione dei viaggi d'istruzione, delle iniziative di scambio o gemell ggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istit zioni scolastiche di ogni ordine e grado, fino alla data del 15 marzo 2020; f) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri isti ti e luoghi della cultura di cui all'articolo l O I del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dell'efficacia delle disposizi ni regolamentari sull'accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi; g) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, secondo le modalità e i limiti indicati con provvedim nto del prefetto territorialmente competente; h) sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, indette e in co so nei comuni di cui ali' allegato l ; i) chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pu lica utilità, dei servizi pubblici essenziali di cui agli articoli l e 2 della legge 12 giugno 199 , n. 146, e degli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità, secondo le m dalità e i limiti indicati con provvedimento del prefetto territorialmente competente; j) obbligo di accedere ai servizi pubblici essenziali, nonché agli esercizi ommerciali per l'acquisto di beni di prima necessità indossando dispositivi di protezione individ aie o adottando particolari misure di cautela individuate dal dipartimento di prevenzione dell' zienda sanitaria competente per territorio; k) sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone, terrestre, ferrovi rio, nelle acque interne e pubblico locale, anche non di linea, con esclusione del trasporto d beni di prima necessità e deperibili e fatte salve le eventuali deroghe previste dai prefetti territorialmente competenti; l) sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di que le che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, ivi compresa l'attività veterinaria, none é di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare ovvero in modalità a distanza. Il prefetto, d'intesa con le autorità competenti, può individuare specifiche misure finalizzate a garntire le attività necessarie per l'allevamento degli animali e la produzione di beni alimentari e le attività non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante e animali; 3 MOO. 3 m) sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell'area interessata, anche ove le tesse si svolgano fuori da uno dei comuni di cui all'allegato l. 2. Le misure di cui alle lettere a), b) e o) del comma I, non si applicano al personale sanitario al personale delle forze di polizia, del corpo nazionale dei vigili del fuoco, n nché delle forze armate, nel!' esercizio del le proprie funzioni. Art. 2 (Misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni e nelle province di cui agli allegati 2 e 3) l. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 ne le regioni e nelle province di cui all'allegato 2 sono adottate le seguenti misure di contenime to: a) sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e dis iplina, sino aU'8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento ei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui ali 'allegato l. È fatto d vieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui ali' allegato 2 per la artecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e provi ce; b) è consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizi ne che il gestore provveda alla limitazione dell'accesso agli impianti di trasporto chius assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (fu icolari, funivie, cabinovie, ecc.); 1 c) sospensione, sino ali' 8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, l di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi q elli di carattere culturale, Iudica, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma a erti al pubblico, quali, a titolo d'esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; d) apertura dei luoghi di culto è condizionata all'adozione di misure org izzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle c atteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la dis anza tra loro di almeno un metro; e) sospensione, sino all' 8 marzo 2020, dei servizi educativi per l'infanzia di ui ali' articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e delle attività didattiche nell scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formatione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di 4 MOO. 3 corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e universit per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei co si di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti elle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formati e a distanza; f) apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura i cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legisl tivo 22 gennaio 2004, n. 42, a condizione che detti istituti e luoghi assicurino mod lità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, ten ndo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i isitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; g) sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusion dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi c rriculari e/o in maniera telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il person e sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all'esercizio delta profes ione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma resta do l'osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amminis razione n. l del 25 febbraio 2020; h) svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub, a condizione che il serv zio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle c atteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tr loro di almeno un metro; i) apertura delle attività commerciali diverse da quelle di cui alla lettera ) condizionata all'adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai pre etti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di perso e, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali' da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i v'sitatori; j) limitazione dell'accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle di ezioni sanitarie ospedali ere; k) rigorosa limitazione dell'accesso dei visitatori agli ospiti nelle resi enze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; l) sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché el personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi co~tituite a livello . l l regrona e; m) privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collega con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di p coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19. 2. Nelle sole province di cui ali' allegato 3 si applica altresì la seguente misura: nto da remoto bblica utilità e 5 a) chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi struttur di vendita e degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mer ati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari. 3. Nella sola regione Lombardia e nella sola provincia di Piacenza si applica altresì la seguente misura: a) sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natator·, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rie nei Livelli essenziali di assistenza, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. 4. Negli uffici giudiziari ricompresi nei distretti di Corte di appello cui appa engono i comuni di cui all'allegato l, sino al 15 marzo 2020, per i servizi aperti al pubblico e in relazione alle attività non strettamente connesse ad atti e attività urgenti, il Capo dell' fficio giudiziario, sentito il dirigente amministrativo, può stabilire la riduzione dell'ora ·o di apertura al pubblico anche in deroga a quanto disposto dali 'articolo 162 della legge 2 ottobre 1960, n. 1196. Art. 3 (Misure di informazione e prevenzione sull'intero territorio nazion le) l. Nell'ambito dell'intero territorio nazionale operano le seguenti misure: a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per a diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall'Organizzazione Mondiale dell Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti prev·ste dal Ministero della salute; b) nei servizi educativi per l'infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle r stanti pubbliche anlministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovrero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese ote dal Ministero della salute di cui all'allegato 4; c) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità a le disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. l del 5 febbraio 2020, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e vis tatori, soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani; d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione :delle medesime informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie elencate nell'ali gato 4 presso gli esercizi commerciali; e) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interve ti straordinari di sanificazione dei mezzi; 6 MOD. 3 f) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove e sia consentito l'espletamento, devono comunque essere adottate le opportune misure org nizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipan i la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro; g) chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo gior o antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato i zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione Mondiale dell Sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all'allegato l, deve comunicar tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per ter i torio nonché al proprio medico di medicina generale (di seguito "MMG") ovvero al pediat a di libera scelta (di seguito "PLS"). Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sani à pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; in caso di contatto tramite l numero unico dell'emergenza 112, o il numero verde appositamente istituito dalla regi ne, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai ervizi di sanità pubblica territorialmente competenti. 2. L'operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialm nte competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui alla lett. g) del comma 1, la prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate: a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibil documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuat giorni precedenti ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizio dettagliate e nei quattordici b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l' isolam nto fiduciario, infonnano dettagliatamente l'interessato sulle misure da adottare, illustrand ne le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione; c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isola ento fiduciario l'operatore di sanità pubblica informa inoltre il MMG/PLS da cui il sog etto è assistito anche ai fini dell'eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS. HERMES. 25 febbraio 2020. 0000716 del 25 febbraio 2020); d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l'assenza dal lavor , si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata a INPS, datore di lavoro, e il MM /PLS in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specifi ando la data di inizio e fine. 3. L'operatore di sanità pubblica deve inoltre: , a) accertare l'assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre\ in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi; b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, e modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventua i conviventi in caso di comparsa di sintomi; 7 c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura co o rea due volte al giorno (mattina e sera). 4. Allo scopo di massimizzare l'efficacia del protocollo è indispensa ile informare sul significato, le modalità e le finalità dell'isolamento domiciliare al fin di assicurare la massima adesione e l'applicazione delle seguenti misure: a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall'ulti a esposiziOne; b) divieto di contatti sociali; c) divieto di spostamenti e/o viaggi; d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza; 5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve: a) avvertire immediatamente il MMG/PLS e l'operatore di Sanità Pubbli a; b) indossare la mascherina chirurgica (da fornire al!' avvio del protoco lo) e allontanarsi dagli altri conviventi; c) rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un'ade ata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario. 6. L'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente per vere notizie sulle condizioni di salute della persona in sorveglianza. In caso di comparsa i sintomatologia, dopo aver consultato il MMG/PLS, il medico di sanità pubblica proced secondo quanto previsto dalla circolare 5443-22/02/2020 del Ministero della salute. 7. Su tutto il territorio nazionale si applicano le misure di prevenzione di cui a l'allegato 4. Art. 4 (Ulteriori misure sull'intero territorio nazionale) l. Sull'intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: a) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emerg nza di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, dai datori i lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzio ate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Gli obblighi di in ormativa di cui ali' articolo 22 della legge 22 maggio 20 l 7, n. 81, sono assolti in via t l ematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'Istituto nazion le assicurazione infortuni sul lavoro; 8 b) i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite gtidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastich di ogni ordine e grado, sono sospese fino alla data del 15 marzo 2020; c) la riammissione nei servizi educativi per l'infanzia di cui ali' artico l 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e nelle scuole di ogni ordine e grado per ssenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto ministeriale 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1991, n. 6, di durata superiore a cinque giorni, avviene, fino alla data del 15 marzo 2020, dietro presentazi ne di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti; d) i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l'attività didattica sia st ta sospesa per l'emergenza sanitaria, possono attivare, sentito il collegio dei docenti, pe la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle sp ifiche esigenze degli studenti con disabilità; e) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidat che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione della sospensione di cui all'a icolo l, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1 92, n. 285; f) nelle Università e nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica nelle quali non è consentita, per le esigenze connesse all'emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione degli studenti alle attività didattiche o curric lari, le attività medesime possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, i dividuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifich esigenze degli studenti con disabilità. Le Università e le Istituzioni di cui al prec dente periodo, successivamente al ripristino dell'ordinaria funzionalità, assicurano, l ddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupe o delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o erifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; g) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze conness all'emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattic e o curriculari delle Università e delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e C reutica, queste possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate alle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze de li studenti con disabilità. Le Università e le Istituzioni di cui al precedente periodo assic rano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle cun·iculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intennedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didatt co; le assenze 9 maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai ni della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni; h) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d'intesa c n il coordinatore degli interventi per il superamento dell'emergenza coronavirus, le artic !azioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia ido eo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19, anche mediant adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzio e generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli isf uti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai sogget i provenienti dai Comuni di cui ali' allegato l, sino al termine dello stato di emergenza. Art. 5 (Esecuzione e monitoraggio delle misure) l. Il prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Mi istro dell'interno, assicura l'esecuzione delle misure di cui all'articolo l, nonché monitora l'attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il prefetto, ove occo ra, si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del oco, nonché delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione l Presidente della regione e della provincia autonoma interessata. Art. 6 (Disposizioni fina/t) l. Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data del 2 arzo 2020 e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino all'8 marzo 020. 2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produ e effetti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, nonché il decreto el Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020. Cessa altresì di produrre effetto ogni ulte iore misura anche IO MOD. 3 i i l ~-~z//~~~AMJ&;· di carattere contingibile e urgente, adottata, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6. Roma, l o marzo 2020
Art. 2 Misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni e nelle province di cui agli allegati 2 e 3 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nelle regioni e nelle province di cui all'allegato 2 sono adottate le seguenti misure di contenimento: a) sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all'8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonche' delle sedute di allenamento, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all'allegato 1. E' fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all'allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; b) e' consentito lo svolgimento delle attivita' nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell'accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.); c) sospensione, sino all'8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonche' degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d'esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; d) apertura dei luoghi di culto e' condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilita' di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; e) sospensione, sino all'8 marzo 2020, dei servizi educativi per l'infanzia di cui all'art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e delle attivita' didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonche' della frequenza delle attivita' scolastiche e di formazione superiore, comprese le Universita' e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e universita' per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonche' delle attivita' dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilita' di svolgimento di attivita' formative a distanza; f) apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalita' di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; g) sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica, nonche' ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l'osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020; h) svolgimento delle attivita' di ristorazione, bar e pub, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; i) apertura delle attivita' commerciali diverse da quelle di cui alla lettera h) condizionata all'adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalita' contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilita' di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori; j) limitazione dell'accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; k) rigorosa limitazione dell'accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; l) sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonche' del personale le cui attivita' siano necessarie a gestire le attivita' richieste dalle unita' di crisi costituite a livello regionale; m) privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalita' di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilita' e coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19. 2. Nelle sole province di cui all'allegato 3 si applica altresi' la seguente misura: a) chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari. 3. Nella sola regione Lombardia e nella sola provincia di Piacenza si applica altresi' la seguente misura: a) sospensione delle attivita' di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. 4. Negli uffici giudiziari ricompresi nei distretti di Corte di appello cui appartengono i comuni di cui all'allegato 1, sino al 15 marzo 2020, per i servizi aperti al pubblico e in relazione alle attivita' non strettamente connesse ad atti e attivita' urgenti, il Capo dell'ufficio giudiziario, sentito il dirigente amministrativo, puo' stabilire la riduzione dell'orario di apertura al pubblico anche in deroga a quanto disposto dall'art. 162 della legge 23 ottobre 1960, n. 1196.
Art. 3 Misure di informazione e prevenzione sull'intero territorio nazionale 1. Nell'ambito dell'intero territorio nazionale operano le seguenti misure: a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall'Organizzazione mondiale della sanita' e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute; b) nei servizi educativi per l'infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle universita', negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute di cui all'allegato 4; c) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonche' in tutti i locali aperti al pubblico, in conformita' alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020, sono messe a disposizione degli addetti, nonche' degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani; d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle medesime informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie elencate nell'allegato 4 presso gli esercizi commerciali; e) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi; f) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove ne sia consentito l'espletamento, devono comunque essere adottate le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilita' di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro; g) chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanita', o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all'allegato 1, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio nonche' al proprio medico di medicina generale (di seguito «MMG») ovvero al pediatra di libera scelta (di seguito «PLS»). Le modalita' di trasmissione dei dati ai servizi di sanita' pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanita' pubblica; in caso di contatto tramite il numero unico dell'emergenza 112, o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalita' e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanita' pubblica territorialmente competenti. 2. L'operatore di sanita' pubblica e i servizi di sanita' pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui alla lettera g) del comma 1, alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalita' di seguito indicate: a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il piu' possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione; b) accertata la necessita' di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l'interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalita' e le finalita' al fine di assicurare la massima adesione; c) accertata la necessita' di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario l'operatore di sanita' pubblica informa inoltre il MMG/PLS da cui il soggetto e' assistito anche ai fini dell'eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS. HERMES. 25 febbraio 2020. 0000716 del 25 febbraio 2020); d) in caso di necessita' di certificazione ai fini INPS per l'assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata a INPS, datore di lavoro, e il MMG/PLS in cui si dichiara che per motivi di sanita' pubblica e' stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine. 3. L'operatore di sanita' pubblica deve inoltre: a) accertare l'assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonche' degli altri eventuali conviventi; b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosita', le modalita' di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi; c) informare la persona circa la necessita' di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (mattina e sera). 4. Allo scopo di massimizzare l'efficacia del protocollo e' indispensabile informare sul significato, le modalita' e le finalita' dell'isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l'applicazione delle seguenti misure: a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall'ultima esposizione; b) divieto di contatti sociali; c) divieto di spostamenti e/o viaggi; d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attivita' di sorveglianza; 5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve: a) avvertire immediatamente il MMG/PLS e l'operatore di sanita' pubblica; b) indossare la mascherina chirurgica (da fornire all'avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi; c) rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un'adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario. 6. L'operatore di sanita' pubblica provvede a contattare quotidianamente per avere notizie sulle condizioni di salute della persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il MMG/PLS, il medico di sanita' pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare 5443-22/02/2020 del Ministero della salute. 7. Su tutto il territorio nazionale si applicano le misure di prevenzione di cui all'allegato 4.
Art. 4 Ulteriori misure sull'intero territorio nazionale 1. Sull'intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: a) la modalita' di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, puo' essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Gli obblighi di informativa di cui all'art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro; b) i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono sospese fino alla data del 15 marzo 2020; c) la riammissione nei servizi educativi per l'infanzia di cui all'art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto ministeriale 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1991, n. 6, di durata superiore a cinque giorni, avviene, fino alla data del 15 marzo 2020, dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti; d) i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l'attivita' didattica sia stata sospesa per l'emergenza sanitaria, possono attivare, sentito il collegio dei docenti, per la durata della sospensione, modalita' di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'; e) con apposito provvedimento dirigenziale e' disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione della sospensione di cui all'art. 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; f) nelle Universita' e nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica nelle quali non e' consentita, per le esigenze connesse all'emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione degli studenti alle attivita' didattiche o curriculari, le attivita' medesime possono essere svolte, ove possibile, con modalita' a distanza, individuate dalle medesime Universita' e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. Le Universita' e le Istituzioni di cui al precedente periodo, successivamente al ripristino dell'ordinaria funzionalita', assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalita', il recupero delle attivita' formative nonche' di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; g) a beneficio degli studenti ai quali non e' consentita, per le esigenze connesse all'emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attivita' didattiche o curriculari delle Universita' e delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, queste possono essere svolte, ove possibile, con modalita' a distanza, individuate dalle medesime Universita' e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. Le Universita' e le Istituzioni di cui al precedente periodo assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalita', il recupero delle attivita' formative, nonche' di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonche' ai fini delle relative valutazioni; h) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d'intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell'emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai soggetti provenienti dai Comuni di cui all'allegato 1, sino al termine dello stato di emergenza.
Art. 5 Esecuzione e monitoraggio delle misure 1. Il prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Ministro dell'interno, assicura l'esecuzione delle misure di cui all'art. 1, nonche' monitora l'attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il prefetto, ove occorra, si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonche' delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della regione e della provincia autonoma interessata.
Art. 6 Disposizioni finali 1. Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data del 2 marzo 2020 e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino all'8 marzo 2020. 2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020. Cessa altresi' di produrre effetto ogni ulteriore misura anche di carattere contingibile e urgente, adottata, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6. Roma, 1° marzo 2020 Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte